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Nell’immaginario collettivo il termine scout viene associato al ragazzo con pantaloni corti e cappellone a larghe falde in testa che aiuta la vecchietta ad attraversare la strada: la buona azione quotidiana; salvo poi a scoprire che la vecchietta non voleva attraversare la strada ma guardava dall’altro lato solo per vedere l’orologio del campanile. Ma non è così. Lo scout è un’altra cosa.
Fra gli obiettivi educativi dello scautismo, la formazione di un buon cittadino dotato di un carattere capace di "guidare da se la propria canoa" rimane uno degli aspetti più affascinanti dell'intero metodo. Tale carisma si può tradurre nel concetto di leadership sia di tipo formale che di tipo informale, a cui il ragazzo e l'adulto vengono chiamati a esercitare durante il gioco dello scautismo e che anche al di là di esso rimane.