Si impara da piccoli a diventare grandi. L’intuizione pedagogica dello scautismo: cento anni di “grande gioco” per costruire il mondo.
Un utile strumento per presentare lo scautismo all’esterno, per fare un regalo a una autorità.
Gli interventi pubblicati insistono su una riflessione rigorosa su cosa ha significato e significa nella nostra società questa esperienza. La ricchezza e la complessità del Metodo scout, come osserva con efficacia Giovanni Perrone, si riassumono in un «coraggio di educare» che spesso sentiamo vacillare in noi davanti alle difficoltà che il nostro ruolo incontra continuamente. Ciascuno dei quattro punti della formazione scout elencati da Perrone (carattere, educazione fisica, abilità manuale, servizio civico) costituiscono oggi una sfida difficile e configurano lo scautismo come una risorsa cui fare ricorso di fronte agli idola di una società in crisi di identità.
Come emerge dall’intervento di Salvatore Settineri, la simbologia scout contribuisce a costruire in effetti una identità forte che si traduce in un senso di appartenenza e allo stesso tempo di servizio.
Significativamente Cristina De Luca rievoca nella sua esperienza politica «la stessa emozione, la stessa intensità e dedizione provata nel momento della mia promessa scout». E nella «costruzione di coesione sociale» individua il carattere dell’esperienza scout.
Santo Di Nuovo offre la chiave per comprendere l’efficacia indiscussa del Metodo scout. Lo scautismo delinea un «gruppo educativo» che «consente contemporaneamente l’appartenenza» e «l’individuazione».
É attuale oggi lo scautismo? I relatori del convegno non hanno dubbi, pur non celandosi i problemi.
Il libro è disponibile presso i punti vendita dello Scout Shop coop. “La Nuova Zagara”.
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