Un paio di giorni dopo la strage di Capaci i ragazzi della “Sinistra giovanile” di Castellammare di Stabia organizzarono la manifestazione “Ribelliamoci al terrore della mafia e parliamone” durante la quale distribuirono una resistenza elettrica quale simbolo di ribellione e lotta. Dopo pochi giorni, aderirono alla manifestazione dell’Agesci del 20 giugno 1992 e in accordo con l’organizzazione locale dell’evento, donarono le resistenze a tutti i partecipanti.
Il giudice Borsellino, presente alla manifestazione dell’Agesci, prese alcune resistenze da un sacchetto e iniziò a consegnarle a coloro che erano accanto a lui. Così anche il Comitato regionale presente le ricevette direttamente dalle sue mani in piazza Magione, prima dell’inizio della fiaccolata.
I ragazzi che le avevano portate iniziarono a girare in mezzo alla folla con i sacchetti di plastica distribuendole ai presenti.
La resistenza elettrica che fu distribuita in quella occasione e nelle manifestazioni successive (e che molti portano sul proprio fazzolettone scout) vuole ricordare questo impegno degli scout nella resistenza a ogni logica di potere mafioso.
(Giulio Campo, in Insieme contro la mafia. La veglia, Antonio F. Scalini, 2022)
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