di Carlo Nanni (Università salesiana, Roma)
Educatori e educatrici che si sono dedicati e si dedicano all’educazione religiosa e alla catechesi dei bambini lamentano che la naturale tendenza del bambino verso Dio, soprattutto nel mondo secolarizzato di oggi, possa venire cancellata dal vento freddo dell’indifferenza religiosa propria di molta cultura occidentale e da ménages familiari sempre più dipendenti dal consumismo areligioso del mercato mondializzato. Ma le difficoltà provengono anche dalle modalità stesse della ricerca scientifica e dalle movenze culturali e vitali del nostro tempo, che oggi sono coinvolte sempre più chiaramente in un profondo processo di mutamento e di innovazione che tocca la modernità culturale occidentale e l’apre alla complessità e novità della globalizzazione. L’articolo rivisita lo stato della ricerca in proposito e indica vie educative che non spengano ma creino un ambiente adatto allo sviluppo della tendenza spontanea del bambino verso Dio, specialmente in famiglia, a scuola e in ambito ecclesiale.
[in Orientamenti pedagogici, Erickson, vol. 52, n.6(321), novembre-dicembre, 2005.]
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